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La Storia del Signor GIANNI

 

 

Mi chiamo Gianni, abito nella provincia di Ancona e ho 47 anni.

 

Non sono a chiedere informazioni ma a portare il contributo che mi ha visto e mi vede protagonista della  patologia trattata in questo sito.

Giugno 1995

La mia storia inizia nel giugno 1995 (all’epoca avevo 36 anni), quando mi accorsi di avere degli ematomi alle gambe  che non passavano mai;  inoltre intorno alle caviglie e nella parte dell’arto inferiore si notavano dei puntini rossi (le petecchie).

Feci le analisi del sangue; i risultati dell’emocromo misero subito in evidenza la carenza di piastrine (60.000 circa) e da qui iniziò il mio calvario.

Iniziai  una cura a base di cortisone (deltacortene) da 50 mg; l’effetto fu immediato, le piastrine salirono ad oltre 200.000 ma nel momento in cui riducevo la dose,  le piastrine tornavano a calare in modo preoccupante.

A quel punto mi fu consigliato di rivolgermi ad un esperto di malattie del sangue.

Novembre 1995

Dalla visita e dalle successive analisi, che feci a novembre 1995, mi fu riscontrato il morbo di Wherlof; malattia di cui non si conoscono le cause né, tanto meno,  le cure.

La cura proposta si basava sempre sul cortisone: deltacortene da 50 mg al giorno, da assumere per tre-quattro settimane e successivamente si passava ad una lenta e progressiva riduzione della dose.

Giugno 1996

La cura durò per circa 6 mesi ma le piastrine non andarono oltre le 60.000 anzi, a fine giugno, nonostante la dose a 50 mg le piastrine continuarono a scendere in modo irreversibile; il 1° luglio ero a 4.000  piastrine. 

Luglio 1996

Il dottore da cui ero in cura mi consigliò la splenectomia  - asportazione della milza; dopo un breve trattamento con immunoglobuline, per far salire le piastrine,  feci l’intervento chirurgico (era il 15/07/1996).

Agosto 1996

Subito dopo l’intervento le piastrine schizzarono oltre le 400.000 ma già verso la metà di agosto ripresero a scendere e a fine agosto ripresi la cura a base di cortisone:

-                 deltacortene da 25 mg

-                 Azatioprina da 100 mg

Per tre anni ho assunto regolarmente, a dosi che oscillavano dai 50 mg ai 5 mg in funzione della situazione delle piastrine, deltacortene e Azatioprina  con risultati alterni fino a che nel luglio del 1999 ebbi una pesante ricaduta (31.000 piastrine).

Luglio 1999

Il dottore da cui ero in cura mi consigliò la “Vincristina” (un chemioterapico) da 2 mg da somministrare per endovena.

 

A questo punto, il mio medico curante, che nel frattempo si era succeduto al precedente, mi consigliò, prima di passare alla Vincristina, di contattare il Dott. Mauro Todisco di Grottamare.

 

Il Dottor  Todisco mi spiegò il tipo di cura da intraprendere e i risultati positivi che detta cura aveva avuto su altri pazienti che avevano la stessa patologia.   

A luglio 1999 iniziai subito la cura:

-                 melatonina 13 compresse (da 2 mg) al giorno

-                 vitamina E (Tochoferil acetato), un cucchiaio alla mattina insieme ad un cucchiaio di soluzione di Shoum,

-                 nello stesso tempo deltacortene (25 mg al giorno) riducendo progressivamente la dose.

Novembre  2002

A novembre 2002 ho eliminato definitivamente il cortisone.

Il numero delle piastrine, nel periodo luglio 1999 – novembre 2002 hanno oscillato fra le 30.000 e le 70.000 con fasi alterne (le petecchie, comunque, nonostante il numero non elevato delle piastrine erano scomparse).

Anno 2004

Nel 2004, per far salire le piastrine oltre le 40.000,  dovetti portare il numero di compresse di melatonina da 13 a 15,  con successo.

Gennaio 2005

Dal 2005 ho portato il numero di compresse a 12; le piastrine sono aumentate più o meno progressivamente; nel 2005 si sono attestate oltre le 80.000 e nel 2006 hanno superato le 100.000.

 

Posso con tutta franchezza affermare che la cura a base di melatonina mi ha permesso di:

-                 eliminare il cortisone che a lungo andare provoca effetti collaterali non indifferenti

-                 vivere con più tranquillità anche quando le piastrine non erano sufficientemente numerose

-                 aumentare, con il tempo e con la costanza nell’assumere la melatonina, il numero delle piastrine

 

Con la speranza di aver portato un contributo proficuo per quanti si accingono a visitare il sito per documentarsi sulla patologia del morbo di Wherlof saluto cordialmente.

 

Gianni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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